Viaggi.cibo.Emilia: alla scoperta della patata di Bologna

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Patata di Bologna logo

Oggi nella rubrica viaggi.cibo.Emilia io e le altre ragazze abbiamo pensato di parlare di un prodotto tipico della nostra città, io che abito a Bologna ho pensato di parlare della Patata di Bologna, un prodotto che nasce proprio nelle campagne bolognesi.

Ma conoscete vero il progetto viaggi.cibo.Emilia? Se non lo conoscete, potete cliccare qui.

Per chi non lo sapesse il cibo a Bologna è il punto forte, ma non sono solo famosi le tagliatelle, i tortellini, le lasagne, la mortadella ma anche altre mille prelibatezze, come la patata di Bologna che è l’argomento di questo articolo.

Comunque torniamo all’articolo sulla patata di Bologna, quante volte avrete usato nelle vostre cucine la patata? Immagino che l’avrete usata per le vostre ricette mille volte e in tutti i modi.

Lessa, al forno, fritta…comunque venga preparata è sempre una bontà.

Probabilmente conoscerete già tanti segreti di questo ingrediente buonissimo e versatile, ma forse non sapevate che la patata è uno dei tanti prodotti di eccellenza di Bologna.

Conoscete la sua storia?

Patata di Bologna DOP

La Patata di Bologna è innanzitutto un prodotto tutelato e riconosciuto come un’eccellenza del territorio e del nostro paese, tutelato anche in Europa, ha infatti la denominazione D.O.P. che lo tutela.

E’ da sottolineare anche che è la prima Patata italiana ad aver ottenuto questo riconoscimento nel 2010.

Un’altro elemento di protezione è il Consorzio di tutela Patata di Bologna D.O.P, che dal 1992 e poi dal 2002 con questa denominazione proteggono questo prodotto magnifico.

E’ una storia che però parte tanti secoli fa, le prime testimonianze della patata si trovano già nella seconda metà del 1600, giusto per far capire come sia ricca di storia questa nostra punta di diamante.

Questa patata dalle caratteristiche uniche ha anche un proprio nome, ovvero Primura.

Questo è il nome della varietà unica del nostro territorio.

Ma cosa rende unica la Patata di Bologna rispetto alle altre?

Qualità e sapore, versatilità e ottima conservazione nel tempo.

La forma della patata

Alla vista la forma è allungata e regolare, ha una buccia liscissima con gemme superficiali che sembrano dei piccoli occhi.

Ha una bella consistenza e una ottima resistenza alla cottura che la rende adatta a qualsiasi uso in cucina. Una caratteristica particolare della Patata di Bologna è l’assenza di zuccheri, che la rende resistente nel tempo per la sua conservazione come detto prima.

Molto bello a colpo d’occhio sono anche i suoi meravigliosi fiori bianchi, una bellezza da ammirare nelle coltivazioni di questo pregiato tubero.

Queste tipicità che rendono unica la Patata di Bologna sono merito anche del suolo e del microclima del territorio, fattori fondamentali che rendono il nostro territorio un luogo perfetto per far nascere prodotti come questo.

Altro ringraziamento deve essere fatto alle aziende agricole che sanno curare in ogni fase la nascita e la crescita della Patata di Bologna, come solito mani sapienti e conoscenze fanno la differenza.

Stagionalità del prodotto

E’ importantissimo infatti per loro seguire la stagionalità del prodotto, solo in questo modo la Patata di Bologna diventerà inconfondibile, saporita e perfettamente riconoscibile con le sue caratteristiche uniche.

L’autunno è il periodo in cui si attendono le piogge che disgregano le zolle, tra Gennaio e Febbraio alcune settimane prima della semina si cura la fase pregermogliazione proteggendo dalle gelate.

Marzo è il mese della semina e i due mesi successivi la Patata di Bologna crescerà fino ad essere raccolta a Luglio.

Dopo viene subito messa in commercio? Assolutamente no.

La Patata di Bologna riposa per quasi un anno in casse di legno o plastica rigida tra i 4 e i 7 gradi riparata dalla luce, e solo l’anno successivo sarà messa in commercio.

Sostenibilità

La Patata di Bologna è anche un prodotto sostenibile nella sua modalità di coltivazione per i processi utilizzati.

Basso impatto ambientale, risparmio idrico e minimo uso di prodotti chimici sono un punto di forza, aiutando l’ambiente e non sfruttandolo.

La Patata di Bologna è inconfondibile nel suo sapore delicato e nella sua consistenza, grazie a ciò è richiesta tantissimo nei ristoranti, osterie e trattorie di Bologna.

E’ una vera e propria stella nei menù del nostro territorio e nella gastronomia locale.

E’ usata davvero in mille modi e non finisce mai di produrre idee innovative per il suo utilizzo.

Nelle cucine di ristoranti, osterie e trattorie la Patata di Bologna è usata per antipasti e primi piatti, contorni, insalata, sformati e persino dolci.

Le altre ragazze di che cosa parleranno?

Anche le altre ragazze che fanno parte del progetto insieme a me, parleranno di un prodotto tipico della loro città.

Alice parlerà “dell’amor!” Per assaggiare questo prodotto dovete andare nel paese di Borgo Val di Taro. La ricetta di questa dolce che nasce in Svizzera è segreta, ma ha fatto letteralmente innamorare gli abitanti del borgo.

Vi lascio il link del suo blog dove potete leggere anche questo articolo: https://mangostickyvibes.it/

Giovanna parlerà di una Acetaia il Borgo del Balsamico, che vede protagoniste due sorelle Cristina e Silvia Crotti. In questo articolo Giovanna racconterà la storia di questa Acetaia, dalla nascita ad oggi e la storia dell’aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia.

Intanto vi lascio il link del suo blog dove potete trovare tanti altri articoli intessanti: https://emilianaperpassione.it/

Iole parlerà della torta Barozzi creata dal pasticcere Eugenio Gollini che decide di dedicare questa torta al celebre architetto Jacopo Barozzi. Ha creato anche un mini tour del castello di Vignola.

Vi lascio il link del suo blog dove potete leggere i suoi articoli: https://ioleontour.it/

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